Le nostre montagne, apparentemente immobili ed eterni, sono in realtà in continua evoluzione a causa del clima, della geologia, delle comunità animali e vegetali oltre ovviamente all’intervento dell’uomo.
L’equilibrio degli ecosistemi è fragilissima e in perenne adattamento.
Anche gli elementi di disturbo dell’ambiente quali incendi, frane, valanghe, proliferazione di mammiferi sono fattori che influenzano l’ambiente.
Da una montagna sfruttata in tutte le sue altitudini nei decenni passati, ci troviamo oggi a fare i conti con centri abitati ad alto sfruttamento di risorse e aree in completo abbandono dove la presenza dell’uomo è rara.
La conservazione dei nostri monti passa attraverso la gestione delle infrastrutture, dell’agricoltura, del turismo, dell’energia e dei parchi.
È pertanto necessaria una figura di educatore e sentinella del territorio che applichi i concetti chiave relativi alla conservazione, pianificazione, gestione e monitoraggio dell’ambiente.
Nel CAI gli operatori TAM hanno questa specifica funzione. Figure formate a tal proposito che si occupano dei più vari aspetti “nobili” delle nostre Terre alte.